Gianfranco Baruchello: 100 anni di un Innovatore dell'Arte Contemporanea
Il 29 agosto 1924, Livorno ha dato i natali a Gianfranco Baruchello, un artista che ha trascorso la sua vita in una continua ricerca tra arte contemporanea, filosofia, linguaggio e scienza.
Cresciuto in una famiglia di cultura, Baruchello si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Economia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 inizia a lavorare per la Bombrini Parodi Delfino e successivamente, dal 1949 al 1955, contribuisce alla creazione della Società Biomedica, un’azienda di ricerca e produzione chimico-biologica. Tuttavia, nel 1959 decide di dedicarsi completamente all'arte, avviando un percorso che lo porterà a diventare una figura di spicco nel panorama dell'arte contemporanea.
La sua formazione artistica avviene in un contesto internazionale, a partire dall’incontro con Roberto Matta a Parigi nel 1959. In seguito, conosce Alain Jouffroy e Marcel Duchamp, che influenzano profondamente la sua ricerca. Nel 1964, a New York, entra in contatto con John Cage, confrontandosi con la pop art e l'espressionismo astratto. Queste esperienze si traducono in opere significative, come le tele "Altre tracce", e in oggetti che richiamano lo spirito del Nouveau Réalisme. Il lavoro di Baruchello si distingue per un approccio autonomo e sperimentale.
Tra il 1960 e il 1964, l'artista sperimenta anche il cinema con opere come "Molla", "Il grado zero del paesaggio" e "Verifica incerta", quest'ultima realizzata in collaborazione con Alberto Grifi.
A partire dalla seconda metà degli anni sessanta, l’attività di Baruchello si espande verso una dimensione "extra-mediale", coinvolgendo pittura calligrafica, produzione di oggetti, testi letterari, film e perfino operazioni agricole. Nel 1973 fonda l'Azienda Agricola Cornelia, un progetto che unisce arte e agricoltura, sottraendo terreni alla speculazione edilizia e riflettendo sul valore dei prodotti agricoli e artistici. Quest’esperienza culmina nella creazione di opere e libri che esplorano questa intersezione.
Negli anni successivi, Baruchello continua a espandere la sua ricerca artistica. Realizza "Il Giardino", presentato al Festival di Spoleto nel 1989, un progetto che rappresenta un legame profondo tra mente e natura. Nel 1998, insieme alla moglie Carla Subrizi, fonda la Fondazione Baruchello, un luogo di studio e attivazione del suo lavoro.
La sua opera riceve riconoscimenti internazionali, tra cui una retrospettiva alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma nel 2011 e una mostra al Deichtorhallen di Amburgo nel 2014. Nel 2016, viene nominato "artista dell'anno" da Radio 3, un'ulteriore conferma della sua influenza nel mondo dell'arte contemporanea.
Nel corso del 2024, a 100 anni dalla sua nascita, la Fondazione Baruchello ha programmato una serie di eventi per celebrare l'eredità di questo grande artista. La mostra "Primo alfabeto" alla galleria Massimo De Carlo di Milano e l'importante retrospettiva al Centre Pompidou rappresentano solo alcuni degli appuntamenti di un anno dedicato a un artista che ha saputo coniugare creatività e riflessione. L'omaggio a Parigi, che inaugura il 25 ottobre, consiste in una esposizione che tocca temi profondi come il dialogo e la differenza di pensiero attraverso le tecniche più varie, compreso l'audiovisivo.
Gianfranco Baruchello ci ha lasciato il 14 gennaio 2023, ma il suo lavoro continua a ispirare e a stimolare il dibattito su ciò che significa essere artisti nel contesto contemporaneo. La sua figura rappresenta un esempio di come l'arte possa diventare un potente strumento di esplorazione e comprensione del mondo.