Piero Manzoni: Vita, Arte e Mito del Genio di Brera
Piero Manzoni è stato uno dei più noti artisti del Novecento italiano grazie alle sue opere irriverenti poi divenute iconiche.
Il 7 febbraio 1963, il Corriere d’Informazione annunciava con un titolo drammatico la scomparsa di Piero Manzoni: “Un giovane pittore trovato morto nello studio”. Manzoni, l'innovativo artista concettuale che aveva lasciato un'impronta indelebile nel panorama dell'arte, morì a Milano, precisamente in via Fiori Chiari 16, dove oggi una targa commemorativa ricorda il suo passaggio. Nato il 13 luglio 1933 a Soncino, in provincia di Cremona, Manzoni era figlio di una famiglia benestante e aristocratica. La sua formazione accademica si svolse tra studi classici e filosofia, sebbene non completati, e una breve esperienza alla Scuola Libera del Nudo all'Accademia di Brera, che segnò l'inizio del suo percorso artistico. Se vi interessa scoprirlo sotto un altro punto di vista, seguite le puntate del nostro podcast, "Arte oltre le pagine", dove parliamo anche del suo genio.
Manzoni trascorse parte dei suoi estivi ad Albisola, un centro di produzione ceramica, dove entrò in contatto con Lucio Fontana, che lo incoraggiò a perseguire la sua vocazione artistica. Questo incontro influenzò profondamente la sua carriera e lo introdusse nel vivace mondo delle neo-avanguardie milanesi, tra cui gli Spazialisti, i Nucleari e i Realisti Esistenziali. Questo ambiente intellettualmente stimolante divenne il terreno fertile per le sue innovazioni artistiche.
L'approccio di Manzoni all'arte era radicalmente differente da quelli dei suoi contemporanei: non solo partecipava agli eventi artistici, ma li creava, trasformando oggetti quotidiani e materiali in opere d'arte. I suoi famosi "Achromes", che sono tele completamente bianche prive di pittura tradizionale, sfidano la concezione tradizionale di arte. Altre sue opere provocatorie includono le "Merda d'Artista", scatole contenenti feci umane che commentano la commercializzazione dell'arte, e lo Zoccolo del Mondo, una grande installazione che simboleggia il supporto dell'arte sul globo terrestre, capovolto per sottolineare l'assurdità della sua funzione.
Manzoni si distinse anche per la sua pratica di utilizzare oggetti di uso quotidiano come materiali artistici. Le sue "Basi Magiche", sculture su cui le persone possono salire, e le "modelle firmate", che trasformano i corpi degli amici in parte dell'opera, dimostrano come l'arte possa coinvolgere direttamente il pubblico e l'ambiente circostante. Inoltre, le sue lunghe linee su carte arrotolate e le uova sode firmate con la sua impronta digitale sono espressioni della sua idea che l'arte potesse essere ovunque e in qualsiasi cosa.
Il contesto milanese, e in particolare il quartiere di Brera, dove Manzoni stabilì il suo studio, era un centro pulsante di attività artistica. Brera era il fulcro delle avanguardie italiane, con gruppi come gli Spazialisti e il Gruppo T che rappresentavano una serie di movimenti che sfidavano e ridefinivano l'arte contemporanea. Manzoni, con il suo approccio provocatorio e intellettualmente stimolante, si integrava perfettamente in questo ambiente creativo e tumultuoso.
Purtroppo, la sua carriera brillante e il suo intenso contributo all'arte si conclusero prematuramente. Manzoni morì solo nel suo studio, un evento che, come osserva l'artista Ugo La Pietra, fu un grande lutto per la comunità artistica milanese. La sua scomparsa, avvenuta all'età di soli 30 anni, contribuì ad alimentare il mito che circonda la sua figura. Il suo impatto è stato così significativo che persino il gruppo musicale Baustelle lo ha celebrato nella loro canzone "Un romantico a Milano" del 2006, dimostrando come la sua eredità continua a ispirare e affascinare.
Piero Manzoni rimane una figura leggendaria, la cui opera e vita hanno lasciato una traccia indelebile nella storia dell'arte contemporanea, trasformando ogni suo gesto in una riflessione profonda sull'arte e sul suo ruolo nel mondo. La sua influenza si estende ben oltre la sua vita breve, continuando a stimolare discussioni e interpretazioni nel mondo dell'arte.
Questo articolo è tratto dal numero 59 del CAM. Per scoprire di più su Manzoni e le sue opere, ascoltate la puntata dedicatagli nel nostro podcast, "Arte oltre le pagine".