Anselmo Bucci

Fossombrone (PU), 29 settembre 1887 - Monza, 15 novembre 1955

CRITICA: Grandi Maestri
MERCATO: estensione nazionale, fascia medio-alta, frequenza media
REFERENZE: Milano, Studio d’Arte Nicoletta Colombo; Monza, Galleria Antologia; Monza-Milano, Montrasio Arte.
MOSTRE: Gradara, MARV, dic. 2023.
PARTECIPAZIONI: Tremezzina, Villa del Balbianello-Bellano, Spazio Circolo, lug. 2023; Milano, Centro Culturale di Milano, mar. 2024;
Genova, Palazzo Ducale, apr. 2024; Salò, MuSa, mag. 2024.

NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
Formazione e Periodi: inizia a dipingere giovanissimo e compie gli studi classici. Nel 1905 si iscrive all’Accademia di Brera, ma già nel 1906 va a vivere a Parigi dove, dopo un periodo di terribili stenti, è apprezzato da Apollinaire e Salmon. Conosce intanto Modigliani, Severini, Picasso, Utrillo, Dufy. Dopo esordi vicini al Simbolismo e poi all’Impressionismo, intorno al 1919-20 ha una svolta classica e nel 1922 è tra i fondatori del Novecento Italiano, del quale è anche l’inventore del nome. Gradualmente però si stacca dal movimento e negli anni Trenta torna a impostare la sua ricerca su un naturalismo dai delicati cromatismi. Si dedica anche all’incisione e alla scrittura, e nel 1930 vince il Premio Viareggio con Il pittore volante.

Soggetti: figure, interni, paesaggi, animali.

Tecniche: tradizionali nella pittura e nella grafica.