Bruno Munari

Milano, 24 ottobre 1907 - Milano, 30 settembre 1998

CRITICA: Grandi Maestri
MERCATO: estensione nazionale, fascia alta, frequenza media
E-MAIL: info@studiobrunomunari.it
REFERENZE: Milano, Associazione Bruno Munari; Lugano, Repetto Gallery.
MOSTRE: Verona, E.Art.H., ott. 2023; Mamiano di Traversetolo, Fondazione Magnani-Rocca, mar. 2024.
PARTECIPAZIONI: San Lazzaro di Savena, Fondazione Cirulli, giu. 2023; Catania, Palazzo della Cultura, set. 2023; Torino, Museo Accorsi- Ometto, ott. 2023; Arezzo, Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, mar. 2024; Genova, Palazzo Nicolosio Lomellino, apr. 2024; Milano, Galleria Lia Rumma, mag. 2024.

 

NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
Formazione e Periodi
: nel 1926 si avvicina ai futuristi, con cui espone, nel 1927 e nel 1929, a Milano e Parigi. Nel 1930 crea la Macchina aerea, da cui deriveranno le Macchine inutili, venate di ironia dadaista. Lo stesso anno apre con Ricas lo studio di grafica R+M. Nel 1933 conosce a Parigi Aragon e Breton, mentre nel 1935 dirige la rivista “Ufficio Moderno”. Intanto si avvicina all’Astrattismo e gravita intorno alla Galleria Il Milione. Partecipa anche alle Biennali di Venezia (dal 1930 al 1936), alle Quadriennali di Roma (1931, 1935), alle Triennali di Milano (1937, 1940). Nel 1948 è tra i fondatori del M.A.C. La sua ricerca coniuga fantasia, ironia e una sorta di spirito d’infanzia. Si interessa anche alla didattica, con i Laboratori per l’infanzia e il Metodo Munari, che sviluppa la creatività del bambino. Nel 1996 vince il Compasso d’Oro alla carriera.

Tecniche: pittura, design