Carla Chiusano

Torino, 3 settembre 1964

CRITICA: interesse critico settoriale

MERCATO: estensione internazionale, fascia medio economica (da 2.600 a 5.200 €),  frequenza media

 

ABITAZIONE: via Luigi Illica 5, 20121 Milano, tel. 335/8011997.

STUDIO: via Maroncelli 9, 20154 Milano.

E-MAIL: carlina@carlachiusano.com.

REFERENZE: Capri, Liquid Art System.

PARTECIPAZIONI: Alba, Chiesa di San Domenico, giu. 2023; Tokyo, Istituto di Cultura Italiano, giu. 2023; Roma, Arte in Nuvola, nov. 2023; Tel Aviv (Israele), The Artist’s House, feb. 2024.

PREZZI: 100 x 100 cm, € 10.000/A.

 

NOTA CRITICO-BIOGRAFICA

Formazione: la pittura e i fumetti intesi come satira di costume l’hanno accompagnata sin da bambina, filo conduttore di una vita un po’ nomade per ragioni familiari.

Periodi e Soggetti: ha seguito con continuità alcuni soggetti ricorrenti. Dal 2004 ha iniziato con gli animali, alter ego di tipi umani rappresentati secondo un “alfabeto dello zoo” buzzatiano che ha compreso tigri, zebre, leoni, elefanti, orsi e, più di recente, un ricco portfolio di razze canine. Messi al momento da parte i soggetti animali, superata l’astrazione come gesto liberatorio (dal 2008 al 2012), la figurazione rivolge lo sguardo a una sequenza di interni ed esterni. Le forme e i contenuti sono ridotti all’essenziale, con semplici azioni e set minimali, personaggi senza volto o di spalle. Negli ultimi anni si è dedicata a un simbolismo che utilizza elementi di uso comune collocati però in contesti surreali, per sottolineare le contraddizioni della vita e della società. Tema che si lega alla serie Celebrating Diversity, in cui le bandiere nazionali fanno da sfondo, si intersecano o ricoprono volti animali, a dimostrare che l’uomo, fiero della propria identità, può vivere libero in tutti gli Stati del mondo. Curata dal critico d’arte Ermanno Tedeschi, è stata finalista al Premio Arte 2019. Nel 2020 e 2021, in occasione dell’International Memorial Day, ha realizzato l’installazione Dandellions nella sede della NATO a Bruxelles, un albero il cui tronco era una reale rotaia di ferro e la chioma di filo spinato, su cui si interagiva attaccando dei fiori e rendendo il brutto bello e pieno di speranza. Nel 2021, con la curatela di Ermanno Tedeschi ha realizzato il progetto espositivo “Una Città Quattro Regine” al Museo Nazionale di Ravenna e all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, che illustra la storia di quattro Grandi Donne: Galla Placidia, Amalasunta, Francesca da Rimini e Teresa Gamba Guiccioli, simboli della città di Ravenna. A Capri nel 2022 ha esposto alla Liquid Art System nella mostra Pianeta Terra, con un’interpretazione artistica delle mappe geografiche.

Tecniche: olio su tela nella rappresentazione delle figure animali e stucco, olio e pennarello su tela con a volte innesti di lamiere o fili di rame.