Chris Gilmour
Formazione: nato a Stockport, Bristol, nel 1973, oggi Chris Gilmour vive a Udine. Si è laureato alla University of the West of England di Bristol.
Soggetti e tecniche: da sempre è impegnato nell’indagine della cultura popolare attraverso l’oggetto. Il materiale esclusivo è il cartone da imballaggio, pratico, economico, leggero ed evocativo, perché porta con sè l’idea di contenitore, trasformando in scatole piene di memorie e sentimenti le motociclette, i pianoforti o le auto che escono dalle sue mani. I modelli sono il prodotto del design degli anni Cinquanta, con una predilezione per quello italiano: la Lambretta, l’Ape, la Cinquecento, la gloriosa Lettera 22 dell’Olivetti.
Per la progettazione, che molto impegnativa e può durare anni, quando non ha i disegni originali deve smontare l’oggetto per conoscerne tutti i segreti. Solo così la copia in cartone sarà identica all’originale nelle dimensioni e fin nel più piccolo bullone. La fragilità e deperibilità del materiale contrasta con la solidità del modello, come in Auto taxi, opera con cui vince la 7° edizione del Premio Cairo, riproduzione di un Ape-risciò molto diffusa in India.