Ideo Pantaleoni
Formazione: Ideo Pantaleoni trascorre a Mantova la sua infanzia e nel 1910 si trasferisce a Ferrara dove frequenta le scuole elementari. Nel 1919 si iscrive alla Scuola d’arte Dosso Dossi dove consegue il diploma; in seguito frequenterà l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Periodi e Soggetti: nel 1923 si trasferisce a Milano; frequenta i maestri De Pisis, Carrà e Sironi. Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1948 si reca a Parigi: ne rimane affascinato e decide di abbandonare quasi del tutto il figurativo tradizionale avvicinandosi così all’astrazione. Ritornato a Milano entra a far parte del Mac (Movimento Arte Concreta), in qualità di socio accanto ai fondatori Soldati, Dorfles, Monnet e Munari, mantenendo comunque costanti rapporti con Parigi. Partecipa a importanti mostre nazionali quali la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano, le Quadriennali romane.
Dal 1957 si allontana dalla pittura astratto-concreta per avvicinarsi a nuove strutture d’impronta astratto-informale. Nei due anni successivi l’esperienza del Mac volge al termine, e Pantaleoni passa le sue estati ad Albisola, nota residenza di artisti dediti alla scultura. Tra questi Lucio Fontana, che lo convince ad avvicinarsi alla ceramica.
Nel 1962 la sua ricerca passa all’astratto-gestuale, nascono opere di elevata qualità, ormai rarissime. Gli anni Settanta lo vedono impegnato nella produzione di opere plastiche tridimensionali in legno, acciaio e anticorodal; le forme divengono geometrie costruttiviste che danno vita a opere scultoree, composizioni di cerchi, linee, piani, rombi e rettangoli, sovente sovrapposti a più livelli, con rimandi all’arte programmata.