Marisa Merz
CRITICA: Grandi Maestri
MERCATO: estensione internazionale, fascia alta, frequenza media
RECAPITO: c/o Fondazione Merz, via Limone 24, 10141 Torino, tel. 011/19719437.
MOSTRE: Torino, Galleria Tucci Russo, ott. 2023; Napoli, Thomas Dane Gallery, gen. 2024; Lille Métropole, LaM-Musée d’art moderne, mag. 2024.
PARTECIPAZIONI: L’Aquila, MAXXI, giu. 2023.
NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
Formazione e Periodi: nel 1950 incontra Mario Merz, che diventa suo marito, e nel 1967 partecipa con lui al gruppo dell’Arte Povera, unica esponente femminile. Lavora con trame di fili di rame e di nylon e piccoli oggetti che evocano l’idea del bozzolo, introducendo nel linguaggio artistico contemporaneo tecniche derivate dall’artigianato. Nel 1992 espone a Documenta di Kassel una piccola fontana di cera. Nel 1994 tiene una personale al Centre Pompidou e nel 1996 allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Nel 2013, insieme a Maria Lassnig, vince il Leone d’oro alla 55ª Biennale di Venezia. Nel 2017 espone al Metropolitan Museum di New York nella personale “The Sky is a Great Space”.
Tecniche: materiali vari.