Pio Semeghini
CRITICA: Grandi Maestri
MERCATO: estensione nazionale, fascia media, frequenza media
RECAPITO: c/o Archivio Pio Semeghini, via Polveriera Vecchia, 37121 Verona, tel. 347/1415132.
E-MAIL: fabio@corradistudio.it
PARTECIPAZIONI: Mel, Palazzo delle Contesse, ott. 2023.
NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
Formazione: studia fra il 1897 e il 1898 alle Accademie di Firenze e di Modena, nel 1904 all’Accademia Julian a Parigi.
Periodi e Soggetti: nel 1899 si reca a Parigi, dove ritornerà più volte, esponendo nel 1905 alla Galleria Sagot. In questo periodo conosce Medardo Rosso, Picasso, Modigliani. Allo scoppio della guerra rientra a Venezia e fa parte del Gruppo di Burano, con Gino Rossi, Moggioli e altri. Espone a Ca’ Pesaro nel 1919 e l’anno successivo alla mostra “Artisti dissidenti di Ca’ Pesaro”, alla Galleria Geri Boralevi. Nel 1927 è chiamato a insegnare a Lucca e nel 1928 all’ISIA di Monza. Da questo momento si trasferisce in Lombardia e frequenta l’ambiente artistico milanese, soprattutto il cenacolo di pittori che si ritrovano alla trattoria Bagutta. Intanto si avvicina al Novecento Italiano, esponendo alla II Mostra del gruppo nel 1929, ma la sua pittura non condivide la solidità novecentista e si caratterizza invece per una stesura magra e diluita, dal colore inondato di luce bianca, che esercita qualche influsso sul Chiarismo. Nel1942 si trasferisce a Verona, dove rimarrà fino alla scomparsa.
Tecniche: olio su tela o tavola.