Alberto Ghinzani
CRITICA: Alto Interesse
MERCATO: estensione nazionale, fascia media, frequenza larga
E-MAIL: a_ghinzani@libero.it
REFERENZE: Milano, Archivio Ghinzani; Milano, Galleria Marini.
PARTECIPAZIONI: Milano, V Biennale Oggetto Libro, ott. 2023.
NOTA CRITICO-BIOGRAFICA
Formazione e Periodi: studia all’Accademia di Brera con Marino Marini. Nel 1966 tiene le prime personali alla Galleria delle Ore di Milano e al Girasole di Roma. Negli anni Sessanta l’artista si apre alla sperimentazione di nuovi materiali, come le resine, per approdare poi alla scultura in bronzo, nella quale si fa più presente il legame con il paesaggio della propria terra, la Lomellina (Steli, Forme di palude), filtrato attraverso l’Informale, da Fontana a Milani. Negli anni Ottanta studia il rapporto fra figura, spazio e materia. A partire dagli anni Novanta prende forma l’idea della scultura come stanza, tema fondamentale della ricerca dell’artista. Tra le sue opere pubbliche si ricordano un’installazione al MART, la Stele di Bellinzona, le sculture dell’Idroscalo di Milano. Nelle parole di F. Poli, la concezione dell’opera scultorea si sviluppa per l’artista “in processi di assemblaggio, stratificazione e costruzione”, in uno “slittamento di attenzione dal protagonismo della materia a quello prevalente dello spazio; dall’idea che la scultura debba partire da un nucleo generatore di forme in espansione a un approccio che privilegia una problematica di più complessa articolazione degli elementi; dalla plastica formativa a una costruttiva”.
Soggetti: figure, evocazioni della natura, spazi quotidiani.
Tecniche: sculture in bronzo, resina, ferro, polvere di marmo.